Descrizione
“Amo la regola che corregge l’emozione, amo l’emozione che corregge la regola”: già è detto il carattere decisamente appassionato e insieme il rigore formale che guida la sua pittura, bellissima, nelle varie tonalità e scorci paesaggistici, come nelle severe e diverse nature morte.
In Curandai non vi è mai omaggio all’accademia (ma ossequio alla tradizione,si); né luogo alcuno all’escogitazione delle mode pittoriche. Con un lenticolare realismo, talvolta idoleggiato fino alla leziosità, e con innato spirito di magica evocazione Curandai ci propone la “sua” Toscana qual è oggi ma, insieme, filtrata da una memoria che ne arricchisce, con lo stupore della luce, i significati figurali di una volta ……… Pierfrancesco Listri